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Come coltivare Cannabis Indoor – guida per principianti

dic 15, 2023

COME COLTIVARE CANNABIS INDOOR – guida per principianti


Se stai leggendo questo articolo è perché sei interessato a come coltivare cannabis indoor, una volta ottenute le giuste informazioni è piuttosto semplice diventare un vero grower!

Chiunque con un minimo di volontà, una dedizione di pochi minuti al giorno e un minimo di spazio può coltivare cannabis senza alcuna difficoltà.

Che cos’è la cannabis? La cannabis può esser definita in diversi modi: Marijuana, Erba , Canapa Ganja, Pot, Weed, Buds o come dice mia madre la Maria. Tutti questi termini si riferiscono al nome dei fiori secchi della cannabis ed è anche il modo con cui molti la indentificano.

I fiori di cannabis sono raccolti, essiccati e infine conciati per diventare le “cime” o buds che poi verranno vaporizzati, fumati, mangiati come edibili o utilizzati per produrre svariati estratti, l’intero processo dura all’incirca 90-100 giorni.


1. Che cos'è la Cannabis?

2. Come si fa germogliare un seme di Cannabis?

3. Dove comprare semi di Cannabis?

4. Spazio di coltivazione

5. Lampade LED & HPS

6. Filtro antiodore

7. Vasi e substrati

8. Nutrienti

9. Vegetativa e fioritura 

10. Quando raccogliere la Cannabis?

11. Come essiccare la Marijuana

1. Che cos'è la Cannabis? 


Come già detto la cannabis può esser definita in diversi modi: Marijuana, Erba , Canapa, Ganja, Pot, Weed, Buds o come dice mia madre la Maria, tutti questi termini si riferiscono al nome dei fiori secchi della cannabis ed è anche il modo con cui molti la indentificano.

La Cannabis sativa L. è una pianta erbacea a ciclo annuale la cui altezza varia tra 1,5 e 5 metri ed esistono 3 principali tipi di cannabis : Sativa, Indica e Ruderalis.

La totalità della marijuana che circola nei nostri giorni è un ibrido tra Indica e Sativa e son definite “regolari” mentre gli ibridi con le varietà Ruderalis sono definiti “autofiorenti”.

Le foglie sono le iconiche a 7 punte ma possono differire in base alla varietà come dimensione colore forma e anche il numero delle punte può variare da 3 fino a 13.


Le piante regolari fioriscono con il calare delle ore di luce, con 18 ore continuano a crescere mentre con 12 ore iniziano a fiorire. Le autofiorenti invece fioriscono appunto in “automatico” dopo un certo periodo di tempo che dipende principalmente dalla varietà.

Le piante di cannabis in fioritura producono diversi cannabinoidi naturali tra cui il famoso THC (Delta-9-tetraidrocannabinolo). Il THC è una sostanza psicotropa prodotta dai fiori di cannabis, può essere ingerito, fumato o vaporizzato. Con proprietà antidolorifiche (Es: farmaci contenenti THC come il Sativex o il Bedrocan, sono usati per il trattamento del dolore), euforizzante, antinausea, antiemetico, anticinetosico, stimolante l'appetito, che abbassa la pressione endooculare, ed è capace di abbassare l'aggressività.

2. Come si fa germogliare un seme di Cannabis?


Come si fa germogliare un seme di cannabis? Come si pianta la marijuana ? Quando piantare la cannabis ? Di seguito spiegheremo uno dei metodi piu sicuri ed efficaci per far germogliare dei semi di cannabis.


Il vantaggio principale di questo metodo è che si può sapere con certezza entro 72 ore se il seme di cannabis è buono e quindi evitare inutili perdite di tempo aspettando la nascita del seme direttamente dal terreno (ci può mettere anche 5 giorni).

Questa pratica consiste nel preparare un piatto posizionando al suo interno carta assorbente (scottex, tovaglioli o carta igienica) successivamente i semi di cannabis e altra carta assorbente per coprire il tutto.

Una volta fatto ciò basterà bagnare l’interno del piatto senza lasciare ristagni d’acqua, coprire il tutto con della carta stagnola facendo due buchi con una penna ed il gioco è fatto, avete appena costruito la vostra prima mini serretta per la germinazione!

Per la germinazione dei semi sono importanti 4 punti principali:

- Elevata umidità, creata tramite due strati di carta bagnata

- Buio, creato tramite la carta stagnola posizionata come “coperchio”

- Temperatura >20-25°C, temperatura minima consigliata

- 24-72 ore, abbiate pazienza !

3. Dove comprare semi di Cannabis?


I semi di cannabis sono acquistabili da chiunque nei moltissimi GrowShop presenti in tutta Italia e anche all’estero.

Si possono comprare anche online direttamente dalla SEEDBANK se ha un e-commerce (i piu famosi ad esempio sono FastBuds, Barney’s farm, Sensi Seed, Royal Queen Seeds).

Sono disponibili migliaia di varietà di semi di cannabis differenti per ogni gusto e per ogni tipo di utilizzo, dai semi che producono CBD a quelli che producono THC in diverse quantità a quelli che producono CBD e THC in un rapporto 1:1 (10% di CBD e 10% di THC ad esempio).


L’unica cosa fondamentale da prendere in considerazione quando si vuole comprare dei semi di cannabis è la provenienza: 

NON COMPRATE SEMI DI SEEDBANK SCONOSCIUTE

Sono necessari all’incirca 90 giorni per portare a compimento un ciclo di coltivazione, sarebbe uno spreco ritrovarsi dopo 2 mesi con un mucchio di paglia in mano, no? 

Per questo motivo il consiglio è di acquistare dai professionisti del settore non da gente improvvisata. Per produrre una varietà nuova ci vanno anni ed è necessaria una profonda competenza.

4. Spazio di coltivazione


Per coltivare la cannabis indoor è necessario un ambiente con pareti riflettenti, solitamente si usa il mylar o un semplice telo bianco riflettente, una soluzione pratica sono le Growbox cioè soluzioni già pronte a cui va aggiunta per forza di cose una lampada HPS o LED e un filtro antiodore ai carboni attivi per evitare spiacevoli inconvenienti.

I growbox generalmente hanno dimensioni di 60x60 x160 cm, 80x80 x180 cm,100x100 x200 cm e 120x120 x220.

In linea di massima con un growbox 60x60 si può fare 1 sola pianta in un vaso da 11 litri, con un 80x80 se ne possono fare 4 in vasi da 6,5 litri , in un 100x100 4 piante in vasi da 18 litri e in un 120x120 si possono fare fino a 9 piante in vasi da 11 litri in un ciclo. In base alla dimensione della stanza di coltivazione varia la crescita delle piante e di conseguenza la produttività.

La temperatura ottimale è di 25°C ed è consigliabile non superare i 30°C, l’umidità relativa deve rimanere in genere tra il 40 e il 60%, consigliabile anche l’utilizzo di un ventilatore interno per omogeneizzare l’aria nell’ambiente.

Per mantenere questi parametri è indispensabile all’interno di un growbox un buon ricircolo d’aria con l’esterno realizzato solitamente con un estrattore posizionato nella parte alta del box.

5. Lampade LED e HPS


Indoor si utilizzano principalmente due tipi di lampade: LED e HPS (high pressure sodium). Nel 2021 la tecnologia LED ha ormai superato nettamente le HPS come efficienza luminosa (Luce prodotta a parità di consumo) e sono consigliate in quanto superiori anche per quanto riguarda la durata e l’omogeneità della luce prodotta oltre che un miglior spettro luminoso.

Con una lampada LED si può arrivare a produrre 1,5 grammi x Watt di consumo.

Le lampade HPS tuttavia vengono ancora utilizzate specialmente nei periodi invernali per contribuire al riscaldamento del box e sono più economiche rispetto alle LED.

Con una lampada HPS si può produrre massimo 0,8-1 grammo x Watt di consumo.

6. Filtro antiodore


Per evitare spiacevoli fuoriuscite di odore dal growbox si utilizzano filtri ai carboni attivi accoppiati con un estrattore così da purificare l’aria in uscita.

Generalmente per un box fino a 80x80 è consigliato un filtro ai carboni attivi di Ø100 che abbia una portata di circa 200-250 mc/h e un aspiratore abbinato che estragga circa 180-200 mc/h ( l’aspiratore deve essere sottodimensionato del 20% rispetto al filtro).

Per un box di dimensioni 100x100 è consigliabile un filtro ai carboni attivi di Ø125, per un box 200x200 è consigliabile almeno un filtro Ø150.

7. Vasi e substrati


Come già spiegato in precedenza : In linea di massima con un growbox 60x60 si può fare 1 sola pianta in un vaso da 11 litri, con un 80x80 se ne possono fare 4 in vasi da 6,5 litri , in un 100x100 4 piante in vasi da 18 litri e in un 120x120 si possono fare fino a 9 piante in vasi da 11 litri in un ciclo. In base alla dimensione della stanza di coltivazione varia la crescita delle piante e di conseguenza la produttività.

Si pianta una sola pianta per vaso e si deve cercare di occupare quanto meglio possibile lo spazio di coltivazione, è consigliabile usare vasi da almeno 6,5 litri ma comunque la dimensione dipende dalle proprie necessità e dal tipo di coltura che si vuole fare.

Prima di iniziare a riempire i propri vasi è ottima pratica riempire il fondo con circa 3cm di argilla espansa per aiutare le radici a respirare meglio.

Il substrato di coltivazione consigliato per un neofita ma anche per i più navigati per comodità e praticità d’uso rimane il terriccio.

Generalmente si possono trovare terricci definiti a EC1 cioè i Lightmix che sono quelli piu “leggeri” e meno fertilizzati, ottimi per iniziare vanno però integrati con nutrienti durante il ciclo di vita della pianta.

I terricci più fertilizzati come possono essere un Growmix - Allmix sono più fertilizzati e tendono a garantire una presenza di nutrienti per le prime 3-5 settimane di vita della pianta rendendo più comoda l’irrigazione per le prime fasi, vanno comunque poi integrati con altri nutrienti durante la fioritura.

8. Nutrienti


I nutrienti o concimi per le piante di Cannabis si possono dividere in due categorie: Minerali e Organici.

I 3 principali nutrienti sono N – P – K , cioè azoto, fosforo e potassio . I due meso elementi Ca – Mg cioè calcio e magnesio (spesso venduti assieme) e tutti i microelementi.

I nutrienti minerali sono più rapidamente disponibili per le piante mentre quelli organici sono tendenzialmente più a lento rilascio.

Entrambi potenzialmente offrono la stessa qualità di produzione, al momento non c’è nessuna prova scientifica che stabilisca se sia meglio un nutrimento minerale o organico.

L’organico tuttavia viene utilizzato in situazioni in cui si ha intenzione di mantenere il substrato di coltivazione anche per il futuro in quanto tende a rovinare di meno la flora batterica e le proprietà del terreno.

9. Vegetativa e fioritura


Tutte le piante di cannabis hanno una fase iniziale definita “vegetativa” e una fase finale definita “fioritura”.

Le piante Ruderalis dopo circa 3-4 settimane di vita da sole iniziano a fiorire indipendentemente dalle ore di luce che ricevono, vengono per questo definite autofiorenti.

Tutte le altre piante indica, sativa e ibride sono invece definite fotoperiodiche o regolari proprio perché la loro fase di fioritura inizia con il calare delle ore di luce.

Indoor tutto ciò si traduce con le autofiorenti che per tutto il ciclo di vita riceveranno costantemente 18 ore di luce, mentre le regolari riceveranno 18 ore di luce in fase vegetativa e 12 ore di luce in fase di fioritura.

Lo sviluppo della pianta sia in fase vegetativa che in fase di fioritura dipende moltissimo dal tipo di genetica che si sta coltivando, dalla luce che gli si sta dando e dai nutrienti con cui vengono concimate le piante.

La fase di fioritura in media dura all’incirca 55-65 giorni in base a che varietà si sta coltivando.

10. Quando raccogliere la Cannabis? 


Dopo circa 55-60 giorni di fioritura le piante di cannabis sono pronte per essere raccolte ed essiccate, quando la fioritura ha termine le cime si presentano mature con i peletti sui fiori che da totalmente bianchi diventano di un colore piu scuro e ambrato.

Le piante ruderalis vanno in automatico in fioritura, in entrambi casi il ciclo di vita della pianta è di circa 90 giorni. 

Una volta raccolte vanno appese ed essiccate per circa un’altra decina di giorni e poi la vostra marijuana è pronta per essere usata per uso tecnico!

11. Come essiccare la Cannabis


Per essiccare le vostre cime appena raccolte vi servirà una stanza con una temperatura che può variare tra i 15 e i 25 gradi (più freddo è meglio), un’umidità relativa del 50-60% e molto importante il buio.

Per seccare completamente un raccolto sono richiesti almeno 7-10 giorni, in alcuni casi anche 14-15.

Per essiccare al meglio le infiorescenze di cannabis ci sono 3 metodi principali:

- Il più lento cioè appendere la pianta intera a testa in giù e poi pulirla a secco.

- La via di mezzo cioè appendere i rami singoli una volta tagliati e tolte le foglie più grosse di ventilazione

- Il metodo più rapido cioè appendere-appoggiare su una rete le cime già pulite a forbice da fresche.

Tutte e 3 queste metodologie in una stanza con le adeguate condizioni di temperatura, umidità e buio garantiscono un ottimo risultato, si sceglie uno o l’altro in base a come ci si trova più comodi.


Conclusioni

In questo articolo sono spiegate le basi per cimentarsi in una coltivazione di cannabis indoor, per ulteriori informazioni continueremo a proporre guide su tutte le tecniche utilizzabili e i metodi per avere i migliori raccolti!

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